Vuoi sapere cos’è un gruppo di continuità? Scopri come funziona e di che batterie necessita un UPS.
Che cos’è un gruppo di continuità
Un gruppo di continuità, che in gergo tecnico viene chiamato anche UPS (Uninterruptible Power Supply), è un’apparecchiatura molto importante, poiché è in grado di mantenere alimentati elettronicamente in maniera costante in corrente alternata gli apparecchi elettrici. Ciò vuol dire che, anche se dovesse mancare la corrente per un periodo di tempo a causa di un blackout, essi continuerebbero a funzionare.
Il gruppo di continuità si rivela dunque essenziale in luoghi come le strutture ospedaliere, dove è indispensabile che vi sia sempre elettricità. L’UPS è altresì fondamentale per chi lavora al computer, per evitare di perdere irrimediabilmente ciò che si sta completando.
Tali apparecchi sono costituiti da almeno tre parti principali.
- Un primo convertitore a corrente alternata/continua AC. Questo, grazie a un filtro e a un raddrizzatore, va a convertire la tensione alternata della rete elettrica in tensione continua.
- Una o più batterie all’interno delle quali si va a immagazzinare l’energia fornita dal primo convertitore.
- Un secondo convertitore, questa volta a corrente continua/alternata CA. Esso preleva l’energia dal raddrizzatore o dalle batterie, in caso di mancanza di rete elettrica, e fornisce corrente al carico collegato.
Le batterie per il gruppo di continuità
Come avrai capito, gli UPS possono essere utilizzati nei più svariati contesti, e per questo in commercio trovi vari tipi di gruppi di continuità. La discriminante è la potenza: si parte dai piccoli apparecchi perfetti per un uso casalingo, con una potenza di 300/400 watt (che vanno ad alimentare solitamente i PC).
Ma abbiamo anche UPS a media tensione, in container autonomi che hanno al loro interno anche le batterie. Essi vanno a sprigionare alcune decine di megawatt e possono sostenere da soli intere fabbriche, fin quando non si va ad avviare un gruppo elettrogeno diesel. Per questi tipi di gruppi di continuità sono usati sistemi che ottengono una forma d’onda in uscita più simile all’onda sinusoidale distribuita dalle compagnie che erogano elettricità.
Le batterie per il gruppo di continuità sono normalmente al piombo e sono definite a ciclo profondo in quanto sopportano molti cicli di scarica profonda.
Per gli UPS più piccoli è sufficiente una tensione di 12 volt. Ovviamente, all’aumentare della potenza, anche la tensione va a crescere, spesso in multipli di 12. Per quelli più massicci, invece, si può arrivare anche a serie di venti batterie, cioè 240 e più volt.
Se si vuole avere un’autonomia più lunga, è bene disporre di più serie di batterie in parallelo. In tal modo si aumenta la capacità di immagazzinamento di energia.
È sempre bene affidarsi a professionisti del settore come Accumulatori GiDi per capire il numero adeguato di batterie da installare, a seconda della necessità di tempo e potenza.